UN TESTAMENTO OLOGRAFO A FAVORE DEL CONVIVENTE
La soluzione più semplice e lineare è la redazione di un testamento olografo, in forza del quale viene destinata la quota pari al 50% dell'immobile al convivente superstite; è sufficiente che il testamento sia scritto di pugno del testatore, datato e sottoscritto.La recente legge 76/2016 riconosce al convivente superstite il diritto di continuare ad abitare, per un periodo non inferiore a due anni e non superiore a cinque anni, nella casa di comune residenza appartenente al convivente deceduto, e consente ai conviventi di disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita comune, ma è il testamento lo strumento da utilizzare per disporre dei propri beni dopo la morte.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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