L'esperto rispondeResponsabilità

I DUE PROPRIETARI DISTACCATI A CONDIZIONI IMPARI

La domanda

Ero distaccato dall'impianto di riscaldamento centralizzato dal 1996. Nel 2003 l'assemblea decide di ristrutturare l'impianto e cambia caldaia. Prevede il mio non ingresso nel nuovo impianto ammettendomi a pagare il 50% delle spese straordinarie ed il 5% delle ordinarie; prevede altresì, il distacco di un altro condomino che rappresenta il 38% dei millesimi, senza però alcun aggravio o onere. Nel settembre 2016 io vengo a conoscenza di una perizia fatta fare dal condominio nel 2002, a me nascosta e non inserita negli atti amministrativi, ma pagata dal condominio, che prevedeva l'esclusione mia e dell'altro condominio dai lavori per il nuovo impianto in quanto non più condominiali, sulla base della quale hanno fatto i lavori e consentito all'altro condomino di non pagare nulla. Oggi posso impugnare l'assemblea del 2003 avendo io accettato quelle condizioni nell'ignoranza di quella perizia e chiedere di essere ammesso allo stesso trattamento?

A nostro giudizio, la delibera assembleare del 2003 non è più impugnabile non versandosi, nella specie, in una ipotesi di nullità per impossibilità o illiceità dell’oggetto.Il lettore può tuttavia chiedere la convocazione di una assemblea ad hoc per ridiscutere le condizioni del suo distacco e di quello dell’altro condomino favorito. Alternativamente egli può agire avanti l’Autorità giudiziaria – previa procedura di mediazione – per sentire accertare l’entità di quanto dovuto a seguito del distacco.

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