DICHIARAZIONE SCRITTA VALIDA SOLO CON I REQUISITI
La risposta è negativa, proprio perché il lettore stesso specifica che lo scritto ritrovato nei cassetti della defunta non ha i requisiti del testamento olografo.In generale, il principio che regola l'efficacia delle disposizioni testamentarie è quello che il testamento più recente rende inefficace quello più vetusto; ciò vale solo quando la più recente disposizione è incompatibile con l'altra, o comunque appare l'intenzione del testatore di revocare la più antica. Se al contrario le due disposizioni appaiono compatibili (ad esempio, a un testamento in cui si disponeva solo di beni mobili si aggiunge un altro documento in cui si dispone degli immobili, e non si intravede una volontà di revoca del primo), saranno entrambe efficaci. Talvolta la volontà del testatore (revocatoria, integrativa o modificativa) non è di immediata lettura: nelle situazioni dubbie la volontà del testatore stesso andrà compresa con l'ausilio del giudice di merito.Nel caso esposto dal lettore, comunque, la "dichiarazione scritta" non ha evidentemente tutti i requisiti (vale a dire scrittura a mano integralmente del testatore, data e sottoscrizione) per essere considerata un testamento olografo, ragion per cui non si arriverà nemmeno a valutare il contenuto dello scritto.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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