L'esperto rispondeResponsabilità

UN RISCHIO IL LAVORO EXTRA PRIMA DELLA MATERNITÀ

La domanda

Sono una lavoratrice dipendente part time, 20 ore settimanali. Il prossimo giugno dovrei andare in astensione obbligatoria: in vista di questo evento, ho chiesto al mio datore di lavoro di poter lavorare più ore nei prossimi mesi, per non ritrovarmi oberata di lavoro al ritorno, ma lui è contrario, in quanto sostiene che, in caso di ispezione da parte degli organi competenti, questo aumento di ore sarebbe sospetto, perché potrebbe sembrare una strategia per percepire una maggiore maternità. Vorrei avere un suggerimento.

In caso di contratto di lavoro part time, le parti possono prevedere lo svolgimento di lavoro ulteriore (lavoro supplementare) rispetto a quello concordato a livello individuale, ovvero optare per la trasformazione del contratto di lavoro a tempo parziale in tempo pieno.La decisione di prevedere lo svolgimento del lavoro cosiddetto supplementare spetta al datore di lavoro, mentre per la trasformazione del contratto di lavoro da part time a full time occorre il consenso di entrambe le parti.Ciò posto, è da ritenersi legittimo il comportamento del datore di lavoro che, nel timore di eventuali rilievi ispettivi in merito ad un aumento dell’orario della prestazione lavorativa, rifiuti la trasformazione del rapporto di lavoro da part time a full time e non faccia ricorso al lavoro supplementare.

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