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AUTO ALL'AMMINISTRATORE: L'INQUADRAMENTO CONTABILE

La domanda

Una società vuole concedere a un amministratore professionista l'uso di una propria autovettura. Come dev'essere trattato contabilmente il compenso in natura in capo a entrambi i soggetti?

L'amministratore di una società può essere un professionista:a) il cui ufficio di amministrazione è compreso nel novero delle mansioni previste dal proprio ordinamento professionale;b) il cui incarico è connesso con le specifiche conoscenze tecniche professionali.In caso di assegnazione promiscua di autovettura a un amministratore professionista, come precisato dalla circolare 105/E/2001, c'è attrazione dei compensi in natura nei redditi di lavoro autonomo. Pertanto, la concessione di un'autovettura a uso promiscuo diventa inquadrabile tra i compensi in natura e determinabile sulla base del valore normale della disponibilità del bene per scopi personali (sostanzialmente, facendo riferimento ai valori di mercato applicati sui noleggi a lungo termine per una vettura con simili caratteristiche).Il valore, quindi, si determina assumendo il 30% dell'importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri, calcolato sulla base del costo chilometrico stabilito dalle tabelle Aci pubblicate in «Gazzetta Ufficiale», al netto di quanto eventualmente trattenuto al dipendente a titolo di riaddebito dei costi (articolo 51, comma 4, lettera a, del Tuir), come accade per l’amministratore non professionista assimilato a dipendente.In capo all’amministratore professionista l’assegnazione dell’auto configura reddito da lavoro autonomo,nella misura pari al valore normale della disponibilità del bene per scopi personali (sostanzialmente, facendo riferimento ai valori di mercato applicati sui noleggi a lungo termine per una vettura con simili caratteristiche),e per pari importo è necessario l’emissione di fattura imponibile Iva.

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