L'esperto rispondeResponsabilità

C'È «CONTINUITÀ» TRA COMODATO E DONAZIONE

La domanda

Fino al 30 luglio 2015 ero comodataria, con contratto di comodato d'uso gratuito a tempo indeterminato, debitamente registrato, dell'immobile ove risiedo, che era di proprietà di mio padre. Il 31 luglio 2015 mio padre mi ha donato l'immobile che ora è la mia prima casa.Ho chiamato l'ufficio dell'agenzia delle Entrate dove a suo tempo avevamo registrato il contratto di comodato d'uso gratuito, per informarmi sulla risoluzione, e mi hanno riferito che in questo caso non devo fare nulla, poiché c'è continuità fiscale tra le parti. Chiedo se l'indicazione che mi è stata data è corretta.

La risposta fornita dall'ufficio è corretta, in quanto in questo caso accade che il comodatario (soggetto che detiene l'immobile a titolo di comodato) diviene proprietario e, quindi, comodante, con conseguente confusione nella stessa persona della figure del comodante (soggetto che concede l'immobile) e del comodatario. Ne consegue il venire meno del contratto in modo automatico, senza necessità di alcuna comunicazione all'agenzia delle Entrate, che peraltro ne ha già notizia per mezzo dell'avvenuta obbligatoria registrazione del contratto di compravendita.

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