Penale

Interrogatorio di garanzia: non lede il diritto di difesa l'avviso il giorno prima

di Patrizia Maciocchi

Non lede il diritto di difesa l'invio dell'avviso dell'interrogatorio di garanzia, al difensore il giorno precedente. L'avvocato della parte ha, infatti, la facoltà se impossibilitato per la distanza a presenziare di chiedere un differimento. La Corte di cassazione, con la sentenza 26343, sottolinea la ratio dell'istituto che è quella di consentire un immediato contatto tra la persona privata della libertà e il giudice che ha emesso la misura, sulla base di atti che, di regola, non sono formati in contraddittorio. Per quanto riguarda il lasso di tempo che deve passare tra l'avviso dell'atto e il suo compimento, in assenza di una specifica disciplina, l'effettività del rispetto delle garanzie di difesa, va valutata in base al caso concreto per verificare se il difensore abbia o meno la possibilità di svolgere il suo mandato. Tra le circostanze da esaminare, pesano la distanza tra il luogo in cui il difensore svolge la sua attività professionale e quello dell'interrogatorio; i collegamenti disponibili per coprire la distanza; il tempo che passa tra l'avviso e l'atto e la diligenza del difensore nel chiedere un differimento correlato a concrete e dimostrate difficoltà nel presenziare di persona all'interrogatorio e alla impossibilità di nominare un sostituto. Nello specifico il difensore aveva lo studio a 600 chilometri ma aveva la possibilità di prendere un aereo. L'avviso non era arrivato poche ore prima, ma il giorno precedente l'interrogatorio. Il legale avrebbe potuto ottenere uno slittamento della data motivando le sue difficoltà. Cosa che non aveva fatto restando inerte.

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