COSÌ IL CONIUGE SUPERSTITE DISPONE DELL'ABITAZIONE
Per prima cosa si premette che al coniuge superstite spetta il diritto di abitazione sulla casa coniugale (articolo 540, 2° comma, Codice civile).Sembrerebbe però che con testamento il de cuius abbia lasciato al coniuge l'usufrutto (impropriamente definito dal lettore "legale") sulla sua quota del 50%.Se così stanno le cose, la risposta al quesito è affermativa: il coniuge superstite potrà trasferire l'intero diritto di usufrutto ai due figli e la nuda proprietà della quota di 4/6 al terzo figlio.Ne conseguirà che i due figli diventeranno titolari dell'intero usufrutto, in parti eguali tra loro, e dei diritti di nuda proprietà per 1/9 ciascuno.La figlia sarà titolare della quota di 7/9 di nuda proprietà (6/9 ceduti dalla madre e 1/9 pervenuto per successione).
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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