LE TAPPE DEL LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO
In prima battuta, va evidenziato che il licenziamento per giustificato motivo soggettivo, che ha natura disciplinare, deve essere preceduto dalla contestazione degli addebiti (e cioè l’insubordinazione nel caso della figlia del lettore) per iscritto, e poi va comunicato in forma scritta a pena di inefficacia (l’Unilav non assolve tale funzione e i dati inviati all’amministrazione sono coperti da privacy). L’indennità sostitutiva del preavviso spetta al lavoratore se il datore ha fatto cessare immediatamente il rapporto (ove non sussista la giusta causa). Questo licenziamento non pregiudica eventuali nuove assunzioni da parte di altri datori di lavoro. In ogni caso, consigliamo di verificare con un sindacalista, un consulente del lavoro o un avvocato la correttezza del licenziamento che è stato intimato alla figlia: eventuali impugnazioni vanno proposte entro 60 giorni dal recesso.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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