L'esperto rispondeResponsabilità

RIENTRO NELLA LEGITTIMA SE LA VENDITA ERA SIMULATA

La domanda

Siamo una famiglia con quattro figli e un genitore. Nel 2005, per motivi fiscali, il genitore ha intestato una proprietà a un fratello con un atto notarile di vendita. Nel 2011 ha fatto la stessa cosa con un altro fratello. Possono, gli altri due fratelli, chiedere che le due proprietà in questione facciano parte della futura successione, oppure il genitore potrà lasciare scritto sul testamento che le due proprietà di cui sopra sono da dividere fra tutti e quattro i fratelli?Oppure quali altre azioni si possono fare?

Se sono stati stipulati regolari contratti di compravendita, i fratelli che hanno acquistato i beni sono divenuti titolari esclusivi dei medesimi e possono liberamente goderne e trasferirli; il genitore non può più disporre per testamento degli immobili, in quanto, a seguito della compravendita, essi non sono più compresi nel suo patrimonio. Se, però, le vendite sono state simulate e, in realtà, le parti hanno concluso una donazione, gli altri fratelli potrebbero far valere la simulazione, qualora pregiudichi i propri diritti. A seguito del decesso del genitore, più precisamente, se i trasferimenti hanno determinato una lesione dei diritti spettanti ai legittimari, questi - dimostrato che sono state stipulate due donazioni - potrebbero vantare i propri diritti e chiedere la quota di legittima spettante loro per legge.

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