L'esperto rispondeResponsabilità

I LAVORATORI IN TRASFERTA E I TRASFERTISTI

La domanda

Pongo un quesito in ordine al trattamento contributivo e fiscale della trasferta erogata ai dipendenti nel settore edilizia, industria e installazioni di impianti. Ai medesimi dipendenti, nella lettera di assunzione, viene indicata come luogo di lavoro la sede legale dell'impresa, ma spesso operano nei diversi cantieri dislocati sul territorio nazionale.Il Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) loro applicabile prevede che venga corrisposta una indennità di trasferta variabile, in base alla distanza del cantiere, e solo nel caso in cui il dipendente non operi nella sede di assunzione. Nel caso esposto, si dovrà applicare la normativa sulla trasferta o quella dei trasfertisti?

Come precisato dal ministero delle Finanze nella circolare 23 dicembre 1997, n. 326, i lavoratori trasfertisti sono quei soggetti tenuti per contratto all'espletamento dell'attività lavorativa «in luoghi sempre variabili e diversi», al di fuori della sede aziendale, ai quali, in funzione delle modalità di svolgimento dell'attività, vengono attribuite somme non in relazione a una specifica trasferta (quest'ultimo istituto presuppone che il lavoratore, più o meno occasionalmente, venga destinato a svolgere un'attività fuori della propria sede di lavoro).Nel caso di specie, posto che la prestazione di lavoro è frequentemente – ma non sempre – resa al di fuori della sede aziendale, deve ritenersi che prevalga la disciplina della trasferta.

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