NON È FACILE CONTESTARE LA DESTINAZIONE A BAR
Occorre preliminarmente verificare se le disposizioni di cui parla il lettore siano contenute in un regolamento contrattuale o in un regolamento assembleare, posto che solo nel primo caso possono vincolare il condominio. In tale contesto, occorre attenersi alla pacifica giurisprudenza, che è persino superfluo richiamare, secondo cui i divieti e i limiti di destinazione delle proprietà esclusive possono essere formulati nei regolamenti sia mediante elencazione delle attività vietate, sia mediante riferimento ai pregiudizi che si intendono evitare. Tali limiti e divieti devono risultare da espressioni incontrovertibilmente rivelatrici di un intento chiaro, non suscettibile di dar luogo a incertezze.In definitiva, il cambio di destinazione di unità immobiliari in condominio rientra nella libera disponibilità del proprietario esclusivo e può incontrare limitazioni solo in un regolamento contrattuale o in norme generali di legge (rapporti di vicinato, immissioni intollerabili, prevenzione antincendi e disposizioni urbanistiche, eccetera). Tanto più che il condomino in questione svolge l’attività di bar da vent’anni.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo