L'esperto rispondeResponsabilità

L'AZIONE DI RIDUZIONE CONTRO LA VENDITA FITTIZIA

La domanda

Mia moglie ha un fratello che abita in un appartemento ricavato sopra la casa dei genitori (unica proprietà di famiglia). Circa due anni fa, i genitori hanno venduto l'appartamento con tutte le pertinenze, compreso il cortile, più una taverna al piano terra, di fianco all'appartamento dei genitori, un pezzo di terreno sempre nell'area comune e tre garage nel cortile comune (quindi praticamente tutto, a parte l'appartamento dei genitori al piano terra). L'atto è stato fatto all'insaputa di mia moglie, per un prezzo come da valore catastale (siamo riusciti a procurarci una copia dell'atto); quindi, ad un prezzo irrisorio, oltretutto l'assegno non è stato incassato, ne siamo quasi sicuri. Quindi è stata effettuata una finta vendita. Come può tutelarsi mia moglie? Deve far annullare l'atto, visto che non c'è stato passaggio di soldi da un conto all'altro? Ci potete consigliare?

Se la vendita in questione dissimula una donazione (il che peraltro è da dimostrare in sede giudiziale) ed all'atto non erano intervenuti i testimoni, essa potrà essere impugnata con l'azione di nullità.Nel caso, invece, vi siano in atto i testimoni, dopo la morte di ciascun genitore (donante), la sorella potrà agire con l'azione di riduzione nei confronti del fratello, se dimostri di essere stata lesa nei suoi diritti di legittima.

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