L'esperto rispondeResponsabilità

IL COLLABORATORE FAMILIARE PUÒ ESSERE «SPECIALIZZATO»

La domanda

Un'azienda commerciale ha tre dipendenti con la qualifica di apprendista. Potrebbe assumere un quarto apprendista, considerando che, insieme con il datore di lavoro, prestano attività lavorativa due collaboratori familiari (coniuge e figlia), iscritti alla gestione commercianti? In altre parole, i due collaboratori possono essere considerati maestranze specializzate e qualificate in seno all'azienda?

L‘articolo 42 del Dlgs 15 giugno 2015, n. 81, al comma 7, con l’eccezione delle imprese artigiane, dispone quanto segue:a) il numero complessivo di apprendisti che un datore di lavoro può assumere, direttamente o indirettamente per il tramite delle agenzie di somministrazione autorizzate, non può superare il rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso il medesimo datore di lavoro;b) tale rapporto non può superare il 100% per i datori di lavoro che occupano un numero di lavoratori inferiore a 10 unità;c) il datore di lavoro che non ha alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o che comunque ne ha in numero inferiore a tre, può assumere apprendisti in numero non superiore a tre.Il ministero del Lavoro ha chiarito, nella circolare 5/2013 e nella risposta a interpello 11/2010 (seppure con riferimento al testo unico sull'apprendistato, ma con una formulazione della norma pressoché identica), che appare corretto considerare quali «maestranze specializzate e qualificate» (lettera a), ai fini dell'individuazione dei limiti numerici, anche i soci o i coadiuvanti familiari che prestano attività lavorativa con carattere di continuità e abitualità, sempreché siano in possesso di adeguate competenze. Al fine di accertare il possesso di tali competenze, è sufficiente verificare in via alternativa che tale personale:1) abbia i requisiti stabiliti per rivestire la qualità di tutor o referente aziendale;2) sia in possesso di una qualifica o specializzazione attribuita da un datore di lavoro in forza di un precedente rapporto di lavoro subordinato in applicazione di un contratto collettivo.

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