L'esperto rispondeResponsabilità

UN RICORSO AL GIUDICE PER LAVORI NECESSARI

La domanda

Otto anni fa ho comprato un attico disabitato da un decennio, con segni di infiltrazioni che si sono rilevati in atto e che si manifestano tuttora. Finora l'amministratore è intervenuto sei-sette volte con soluzioni palliative, tutte senza una garanzia di durata del lavoro. Tutte le ditte e i geometri chiamati durante gli anni hanno affermato che il lavoro può essere definitivo solo nel caso che tutta la terrazza (pavimentazione degli anni 50) venga rifatta ex novo, cosa che l'assemblea ha sempre rifiutato. In altri tre/quattro punti ci sono state delle infiltrazioni, ora risolte (sempre con soluzioni provvisorie). Due anni fa è stato fatto un capitolato nel quale il rifacimento del terrazzo è incluso, ma, visto il tempo passato dalla redazione del capitolato, è incerto che il rifacimento del terrazzo passi davvero. Quali strumenti mi danno la legge e la giurisprudenza per porre fine a questa situazione?

Se l'assemblea non approva i lavori in questione, il lettore può rivolgersi al giudice affinché provveda al riguardo, ordinando al condominio di procedere all'effettuazione delle opere necessarie. Ci devono essere, però, un pregiudizio o un danno in atto. In difetto, i lavori sono procrastinabili e, quindi, il giudice potrebbe non ritenerli necessari.

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