L'esperto rispondeResponsabilità

L'AZIONE REVOCATORIA A TUTELA DEI CREDITORI

La domanda

Ho due società Snc, al 50% con mia moglie. Le abbiamo rese inattive dal 31 dicembre 2015 in quanto non potevamo chiuderle per debiti pregressi nei confronti di due banche. Abbiamo ricevuto due raccomandate, a metà ottobre 2015, dalle stesse banche, che ci chiedevano di rientrare entro 5 giorni. Poi più nessuna notizia. Sono titolare della nuda proprietà della casa in cui abito(l'usufrutto è di mia madre), gravata da due mutui, uno a nome di una delle due società, che stiamo pagando, l'altro a garanzia sulla casa acquistata da mia figlia. Ho una pensione di circa 1.500 euro al mese, sulla quale ho preso un prestito cedendo il quinto. Mia moglie è nullatenente. Vorrei sapere se posso cedere, e sotto quale forma, la mia casa alle mie due figlie senza che le banche invalidino la cessione. La banca con la quale ho il mutuo (che non è una delle due indicate sopra), accetterebbe la cessione trasferendo il mutuo sulle figlie. C'è un modo per potermi tutelare dalla rivalsa dalle due banche creditrici?

Qualsiasi atto venga stipulato dal lettore potrebbe essere revocato dai creditori con l'azione revocatoria.Per evitare la revocatoria, occorrerà allora porre in essere un atto a titolo oneroso ed il bene dovrà essere ceduto a valore di mercato nei confronti di un terzo acquirente in buona fede.La vendita, con accollo del mutuo, che sembrerebbe prospettare il lettore, poterebbe comunque essere revocata dai creditori nel caso si provi che le figlie erano consapevoli del pregiudizio per i creditori.

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