L'esperto rispondeResponsabilità

INCREMENTO DEL CANONE SOGGETTO A REGISTRAZIONE

La domanda

Un contribuente, persona fisica, non titolare di partita Iva, che eredita un immobile locato a uso ufficio (con contratto 6+6), può effettuare un aumento del canone di locazione, con accordo tra le parti, dopo avere presentato comunicazione di subentro ex lege all'agenzia delle Entrate? Con quale modalità va versata l'imposta di registro sul maggior canone? Quali sono le formalità da svolgere?

Il caso prospettato è quello di un contratto di locazione per un immobile locato a uso ufficio, il cui canone viene rivisto in aumento con un successivo nuovo accordo. In primo luogo, va sottolineato come un accordo di sola revisione del canone di locazione non possa, di per sé, essere interpretato come una modifica contrattuale, in quanto non introduce alcuna novazione al contratto, ma solo una modifica accessoria (Cassazione, 9 aprile 2003, n. 5576). Si verte, quindi, in una fattispecie che non rientra tra quelle trattate dall’articolo 17 del Dpr 131/1986, il quale prevede la registrazione obbligatoria per il contratto di locazione e per le cessioni, risoluzioni, proroghe (risoluzione 60/E/2010).Tuttavia, questo accordo, in quanto incrementativo del canone, va comunque registrato, in quanto è obbligatoria la registrazione di tutti gli eventi che danno luogo a liquidazione di maggiore imposta (come, appunto, l’aumento del canone). Quindi, l’accordo integrativo dev'essere registrato entro 20 giorni dalla data relativa, utilizzando il modello Rli. Il modello Rli va presentato in via telematica, direttamente dal soggetto interessato o tramite un intermediario abilitato. La presentazione può essere effettuata anche all'agenzia delle Entrate, da parte di un soggetto non obbligato alla registrazione telematica dei contratti locativi. È necessario versare, con modello F24, l’imposta sul maggior canone.

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