L'esperto rispondeResponsabilità

IL LAVORO A CHIAMATA DEL SOCIO DELLA SRL

La domanda

Una ditta artigiana, Srl, ha tre soci, di cui due iscritti alla gestione Inps artigiani. Nel contesto attuale di crisi, uno dei soci iscritto nella gestione artigiana può accettare un lavoro a chiamata presso un'altra azienda, in qualità di autista, usando sia il camion della ditta di cui è socio, sia quello dell'eventuale azienda, futura datrice di lavoro?Esiste un limite reddituale o temporale per poter mantenere la qualifica di socio artigiano nella propria azienda?

In sé, lo svolgimento di prestazioni a chiamata da parte dell’artigiano – nel limite massimo delle 400 giornate nel triennio – non crea problemi particolari e lo stesso rimane iscritto alla gestione artigiani perché l’attività prevalente è quella all’interno della società artigiana; se il socio utilizza il camion della società, ovviamente non lavora a chiamata, ma svolge una prestazione della società artigiana che va fatturata. Se guida il camion della ditta datrice di lavoro, come lavoratore dipendente (a chiamata), non ci sono problemi (dovrà tenere a bordo i documenti giustificativi: Unilav, eccetera). Prenderà per tale attività la retribuzione prevista dal Ccnl o quella maggiore stabilita dalle parti.

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