STESSI DIRITTI ALLA DONNA IN MATERNITÀ ANTICIPATA

L'articolo 22 del Dlgs 151/2001 prevede il diritto delle lavoratrici a una indennità giornaliera pari all'80% della retribuzione per tutto il periodo del congedo di maternità. Inoltre, i periodi di congedo di maternità devono essere computati nell' anzianità di servizio a tutti gli effetti, compresi quelli relativi alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia e alle ferie (si veda in particolare il comma 3). L'interdizione anticipata disposta ex articolo 17 del medesimo Dlgs è considerata come "maternità obbligatoria” e, quindi, dal punto di vista del trattamento economico-giuridico, è trattata allo stesso modo (si veda anche l'articolo 185, comma 7, del Ccnl, contratto collettivo nazionale di lavoro, del commercio). Il Ccnl prevede, poi, che l’indennità di maternità venga integrata dal datore di lavoro, in modo da raggiungere il 100% della retribuzione mensile netta cui la lavoratrice avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto, salvo che l'indennità economica dell'Inps non raggiunga un importo superiore. Tuttavia, il Ccnl fa riferimento alle ipotesi di cui al primo e secondo comma dell’articolo 185 del contratto e questi, formalmente, non comprendono l’ipotesi di interdizione anticipata.