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LA CABINA ELETTRICA È PROPRIETÀ CONDOMINIALE

La domanda

In un palazzo condominiale esiste una cabina di trasformazione Enel sin dalla costruzione dello stesso (nel 1973), e mai l'ente elettrico è stato chiamato a contribuire alle spese sia ordinarie che straordinarie. Presumo, senza averne la certezza, che sia in essere una servitù coattiva di elettrodotto e che il costruttore, al momento della costruzione dell'immobile, vi sia stato quasi "costretto", per poter fare gli allacci elettrici alle varie unità immobiliari dello stabile. Considerato che sono in corso di revisione le nuove tabelle millesimali, il locale cabina elettrica può o dev'essere inserito nelle nuove tabelle? L'Enel può essere chiamata a pagare le spese di manutenzione ordinarie e straordinarie (particolarmente per lavori su facciata e lastrico solare, e per la manutenzione del cortile, ove ha il diritto di accesso per lavori alla cabina)?

Per la costruzione o collocazione (nel “palazzo condominiale”) della cabina di trasformazione e distribuzione dell’energia elettrica, si deve ritenere, in linea di principio, che tra l’originario costruttore ed Enel sia stato stipulato un contratto di servitù elettrodotto (con eventuale servitù di passaggio), con cui si presume siano state disciplinate tutte le modalità di utilizzo, accesso e manutenzione della cabina stessa.Al riguardo, è bene precisare che l’immobile (o il terreno sul quale è stata costruita la cabina di trasformazione) era e rimane di proprietà del “palazzo condominiale”, svolgendo Enel un servizio di pubblica utilità e avendo, anche, un compito istituzionale per la distribuzione dell’energia elettrica. Tuttavia, anche nel caso in cui non fosse presente il contratto di costituzione di servitù elettrodotto, si può affermare che il locale (o, comunque, il terreno dove è stata costruita la) cabina elettrica è di proprietà (comune) condominiale e le relative opere di manutenzione saranno, quindi, poste a carico dei condòmini sulla base dei millesimi di proprietà (senza necessità, quindi, di inserire il locale “cabina elettrica” nelle nuove tabelle). Inoltre, Enel non può essere chiamata a pagare le spese di manutenzione, ordinarie e straordinarie, appunto in quanto non è proprietaria dell'immobile, ma esercita un servizio di pubblica utilità.

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