ESONERO CON «CAUTELE» SE SI ASSUME IL FRATELLO
Il rapporto di lavoro subordinato tra parenti, pur non essendo vietato a priori, può presentare criticità in sede di ispezione, con particolare riguardo al fatto che la prestazione si presume eseguita "benevolentiae vel affectionis causa". In questi casi diventa quindi fondamentale la possibilità di dimostrare che si tratta effettivamente di lavoro subordinato, con la richiesta e la concessione di ferie e permessi, l’eventuale irrogazione di sanzioni disciplinari, il rispetto di un preciso orario di lavoro, l’esecuzione di ordini precisi e così via. Inoltre, la quota di proprietà nella società non dev'essere di maggioranza e, qualora il lettore sia anche amministratore, le competenze assegnate non devono essere tali da metterlo in condizione di esercitare il potere direttivo nei confronti dei lavoratori dipendenti.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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