L'esperto rispondeResponsabilità

L'EFFETTIVO USO NON INCIDE SUL RIPARTO DELLE SPESE

La domanda

Possiedo un'abitazione sfitta e non utilizzata ormai da tre anni, che non riesco a vendere. Le spese condominiali - quali ascensore, pulizia e luce scale, manutenzione ordinaria - sono sempre dovute oppure esiste un modo per far valere, anche in parte, il mancato utilizzo dell'immobile?

Salvo esame del regolamento condominiale contrattuale e della fattispecie in concreto, in mancanza di un accordo pattizio tra tutti i condòmini (articolo 1322 del Codice civile), la risposta è negativa, nel senso che il condomino non può essere esentato dal pagamento delle spese di manutenzione ordinaria e di conservazione delle parti comuni (pulizia e manutenzione ordinaria in generale), trattandosi di obbligazioni “propter rem”. Infatti, l’obbligo di contribuire alle relative spese – salvo diverso patto contenuto nel regolamento condominiale contrattuale - sorge per effetto della comproprietà del condomino delle parti comuni. Si tenga presente che l’articolo 1118, commi 1, 2 e 3, del Codice civile – relativo al diritto dei partecipanti sulle parti comuni - dispone che «il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni, salvo che il titolo non disponga altrimenti, è proporzionale al valore dell'unità immobiliare che gli appartiene. Il condomino non può rinunziare al suo diritto sulle parti comuni, né può sottrarsi all'obbligo di contribuire alle spese per la conservazione delle parti comuni, neanche modificando la destinazione d'uso della propria unità immobiliare, salvo quanto disposto da leggi speciali».Non si vede, poi, come si possa prevedere l’esenzione dalle spese per l’illuminazione delle scale. Al più – salvo consenso assembleare (che nella specie sembra mancare) – si potrebbe ipotizzare (ma la questione andrebbe approfondita) l’esenzione del condomino dalle spese di forza motrice dell’ascensore, installando, a spese di colui che intenda temporaneamente rinunciare all’uso dell’impianto, un contatore separato dell’energia elettrica e una chiave che impedisca temporaneamente allo stesso l’utilizzo del servizio.

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