L'esperto rispondeResponsabilità

IL LAVORO SUBORDINATO DEL CONIUGE NELLA SRL

La domanda

Vorrei sapere se è possibile, in una Srl tra coniugi, in edilizia, con moglie socio al 95% e amministratore e il marito socio al 5%, assumere come lavoratote subordinato quest'ultimo.

L’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato con il coniuge o un altro parente (per esempio, un genitore o un figlio) presenta sempre alcune criticità, in quanto la prestazione di lavoro si presume gratuita in quanto resa per l’esistenza dei vincoli familiari e affettivi. Ove si voglia procedere in tal senso, è necessario che, ove sia contestata la genuinità del rapporto di lavoro subordinato, si sia in grado di provare che vi è stato un effettivo assoggettamento del familiare al potere direttivo, organizzativo, gerarchico e disciplinare esercitato da parte del datore di lavoro. In questo caso, il datore di lavoro è una Srl semplificata e dal quesito non sembra che il marito socio abbia una quota di capitale che possa condizionare le scelte della società, oppure la carica di amministratore con poteri ampi. Da un punto di vista formale dovrebbe, quindi, essere difficile contestare la correttezza del rapporto di lavoro subordinato.

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