L'esperto rispondeResponsabilità

LA VALIDITÀ LEGALE DELL'UTILIZZO DELLA PEC

La domanda

Ho un quesito sulla mail di posta certificata di una persona fisica, ad uso privato, non per attività commerciale o altro. Sono un cittadino che ha sentito parlare della Pec, riconosciuta come raccomandata, se la missiva intercorre con altra Pec. Ho alcuni dubbi:1) se apro una Pec, l’indirizzo deve contenere il mio nome e cognome o, come per le altre caselle di posta elettronica, può essere di fantasia?2) La corrispondenza da Pec a Pec ha valore di raccomandata con avviso di ricevimento o come raccomandata semplice?3) Se un mio familiare utilizza la mia Pec (nell’indirizzo c’è il mio nome e cognome) per contattare altra Pec per questioni sue personali, la missiva ha anche in questo caso valore di raccomandata? A esempio: se mio figlio spedisce ad altro indirizzo Pec una domanda di assunzione, la domanda si può considerare presentata con raccomandata con avviso di ricevimento?

L’invio di una email tramite la posta elettronica certificata (Pec) è equiparata, ai fini legali, ad una raccomandata con avviso di ricevimento. Al momento della creazione di una Pec è possibile scegliere liberamente il proprio indirizzo di posta, che può quindi divergere dal consueto “nome.cognome”.Per quanto attiene alla validità di una comunicazione inviata da un indirizzo Pec altrui, in linea di principio la stessa è da ritenersi perfettamente valida dal punto di vista formale. Nel caso del lettore, onde evitare possibili contestazioni nella presentazione della domanda di assunzione del figlio, può essere opportuno confermare la Pec già inviata attraverso una tradizionale raccomandata spedita direttamente dal figlio.

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