L'esperto rispondeResponsabilità

L'AZIONE RISARCITORIA SI PRESCRIVE IN 10 ANNI

La domanda

Un imprenditore si è accorto che lo studio commerciale incaricato da tempo della gestione del personale ha compilato le buste paga con una retribuzione superiore a quella contrattualmente dovuta. Intende fare azione legale per ottenere il risarcimento di quanto sborsato in più. Si chiede se la richiesta è soggetta a precrizione, se lo studio può fare rivalsa sul personale non più alle dipendenze e se è legittimato al recupero del non dovuto per i dipendenti ancora in forza.

L’esercizio dell’azione risarcitoria nei confronti dello studio professionale, trattandosi di responsabilità contrattuale, soggiace alla prescrizione ordinaria decennale decorrente dal momento in cui la produzione del danno si manifesta all’esterno e diventa oggettivamente percepibile e conoscibile da chi ha interesse a farlo valere, come confermato a più riprese dalla recente Cassazione.Il professionista che abbia, pertanto, subito una diminuzione patrimoniale, potrà esperire l’azione di restituzione dell’indebito oggettivo prevista dall’articolo 2033 del Codice civile o, in subordine, l’azione generale di arricchimento prevista dall’articolo 2041 nei confronti dei percipienti le somme non dovute: entrambe le azioni sono soggette all’ordinaria prescrizione decennale con decorrenza dal pagamento delle somme non dovute.

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