L'esperto rispondeResponsabilità

L'ACQUISTO DI DIRITTI BLOCCA I TEMPI DELL'USUCAPIONE

La domanda

Un soggetto - a seguito della morte nel 1980 della madre, che era divenuta proprietaria di un appezzamento di terreno, composto da tre particelle, per possesso ultraventennale con tutti i requisiti per l'usucapione - ha ereditato, presentando denuncia di successione, l'appezzamento di terreno con poche piante di ulivo. Pur risiedendo a Londra, egli, ogni 2-3 anni è venuto in Italia, trovando l'appezzamento sempre libero e incolto. Un altro soggetto - che sostiene di avere potato ogni quattro-cinque anni delle piante di ulivo su quel terreno - asserisce di avere posseduto l'intero fondo per oltre 20 anni, dimenticando, però, di aver acquistato nel 2005, proprio dal proprietario, riconoscendolo come tale, dei diritti sulla particella più grande, concretizzati con il distacco di una porzione del fondo, interrompendo così - ex articolo 1168 del Codice civile, in relazione all'articolo 2944 - il decorso del tempo ai fini dell'usucapione. In questa situazione, il secondo soggetto può avanzare diritti di proprietà sul terreno?

L’usucapione si perfeziona con la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge, ovvero l’esercizio pacifico, continuato e ininterrotto del possesso sul bene per l’arco di tempo previsto – in materia di terreni agricoli, 15 anni – e la condotta del possessore con "animus possidendi", cioè la volontà di comportarsi e farsi considerare come proprietario o usufruttuario del bene.Nel caso in oggetto, stante la descritta presenza, a intervalli di tempo inferiori rispetto al periodo di usucapione, del proprietario, e stante il riconoscimento dello specifico ruolo da parte del richiedente, non paiono sussistere i presupposti per l’esito positivo dell’azione di accertamento dell’usucapione.

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