VOUCHER, TETTO A 7MILA EURO CON UNO O PIÙ COMMITTENTI
L’articolo 48 del Dlgs 15 giugno 2015, n. 81, dispone che per prestazioni di lavoro accessorio si intendono attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 7.000 euro nel corso di un anno civile, annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati. Fermo restando il limite complessivo di 7.000 euro, nei confronti dei committenti imprenditori o professionisti le attività lavorative possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a 2.000 euro (2.020 per l’anno 2015, come chiarito dall’Inps), rivalutati annualmente. Nel caso dell’ente senza scopo di lucro – che non sia, quindi, una impresa commerciale o un professionista - deve ritenersi che il limite da rispettare sia quello dei 7.000 euro netti (totali) in capo al percettore.
Conto corrente, che succede alla morte dell'intestatario?
di Francesco Machina Grifeo
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