L'esperto rispondeResponsabilità

NESSUNA SOGLIA MINIMA PER IL DECRETO INGIUNTIVO

La domanda

Esiste una quota minima, sotto la quale l'amministratore condominiale non può proporre un decreto ingiuntivo?

La risposta è negativa. Non ci risulta, infatti, che sia prevista una quota minima per la legittimazione dell’amministratore di condominio ad agire con decreto ingiuntivo nei confronti del condomino moroso, dovendo sul punto valere il “buon senso”. Certo è che l’articolo 1130, numero 3, del Codice civile dispone che l’amministratore di condominio deve « … riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni … ». L’obbligo di cui alla richiamata norma è stato rafforzato dal novellato articolo 1129, comma 9, del Codice civile, per il quale «salvo che sia stato espressamente dispensato dall’assemblea, l’amministratore è tenuto ad agire per la riscossione forzosa delle somme dovute dagli obbligati entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito esigibile è compreso, anche ai sensi dell’articolo 63, primo comma, delle Disposizioni di Attuazione del presente Codice». L’articolo 63, comma 1, delle Disposizioni di Attuazione al Codice civile, dispone, a sua volta, che «per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea, l’amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo … ».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©