L'esperto rispondeResponsabilità

IL TUBO PER IL GAS NON PUÒ ESSERE «STOPPATO»

La domanda

In una palazzina composta da tre alloggi più una mansarda autonoma non abitabile (per problemi di altezza minima dei locali), sono proprietario dell'appartamento all'ultimo piano, con relativa mansarda non abitabile. Volendo disporre del gas in mansarda, ho chiesto l'autorizzazione, agli altri due condòmini, di far passare in facciata un piccolo tubo, per far pervenire il gas in mansarda, prelevandolo dalla nicchia del contatore al piano terra.Uno dei condòmini si è opposto. Può questo condomino porre il veto? Cosa posso fare?

Il condomino non può opporsi affinché la tubazione del gas passi sulla facciata dell'edificio condominiale; infatti, così come stabilito dalla Corte di cassazione con la sentenza 14822/2014, è legittimo il passaggio di tubazione del gas sul muro perimetrale condominiale. Quindi, se il fornitore della rete del gas dà il benestare per il relativo allaccio, il condomino non si potrà opporre a "far passare in facciata un piccolo tubo per far pervenire il gas in mansarda".Tutto questo, però, vale sul presupposto che esista il certificato di abitabilità, il quale viene rilasciato dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale ogni volta che l’immobile sia oggetto dei seguenti interventi:a) nuove costruzioni;b) ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;c) interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di abitabilità dell’immobile.La domanda per il rilascio del certificato di abitabilità dev'essere corredata da tutta una serie di documentazione prevista dalla legge, tra cui i certificati di conformità degli impianti rilasciati dalle imprese installatrici, e, ove previsto, il certificato di conformità alle norme antisismiche.In merito al certificato di conformità degli impianti, si tratta di attestazioni rilasciate da soggetti abilitati, che certificano che gli impianti dell'immobile (impianto elettrico, impianto idrosanitario e termico, impianto per l'utilizzazione del gas, impianto radiotelevisivo eccetera) sono conformi alle norme di sicurezza vigenti al momento della realizzazione degli stessi. Si tratta, pertanto, di certificazioni molto importanti, visto che indicano il grado di sicurezza che caratterizza l'immobile o, meglio, i suoi impianti.In particolare, in merito al certificato di conformità degli impianti, il decreto del ministero dello Sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 - concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a, della legge 248/2005, in materia di riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici - prevede che per una nuova unità immobiliare, al fine di allacciarsi alla "rete", occorre che il certificato di conformità degli impianti venga inviato al gestore della rete stessa.Pertanto, nel caso prospettato, l'eventuale assenza del certificato di conformità degli impianti può comportare il mancato allacciamento del gas da parte del fornitore del servizio.

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