L'esperto rispondeResponsabilità

CONVERSIONE CON LE REGOLE DEI CAMBI DI DESTINAZIONE

La domanda

Come si procede per riconvertire un antico fabbricato rurale in casa per civile abitazione? Quali sono le regole da seguire ai fini del corretto accatastamento o le autorizzazioni specifiche da concordare con il Comune?

Dal punto di vista dei condizionamenti derivanti dalla disciplina urbanistica, occorre verificare, nel caso l’immobile ricada in zona agricola, se la normativa regionale o le prescrizioni dello strumento urbanistico consentono la trasformazione dei fabbricati rurali in civili abitazioni in mancanza del requisito di imprenditore agricolo. In assenza di specifici limiti, si applicano le norme sulle modifiche di destinazione d’uso, innovate dal Dl 133/2014, convertito nella legge 164/2014.Per gli aspetti catastali, si precisa preliminarmente che, a oggi, i fabbricati rurali dovrebbero già essere stati iscritti al catasto edilizio urbano, in ossequio alle disposizioni di cui al Dl 201/2011, convertito nella legge 214/2011, che, all’articolo 12, comma 14-ter, prevede che i fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni - con esclusione di quelli che non costituiscono oggetto di inventariazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto del ministro delle Finanze 2 gennaio 1998, n. 28 - andassero dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012. Pertanto, in questa ipotesi, è sufficiente presentare una variazione catastale ordinaria, che rappresenti il nuovo stato dell’immobile, senza il rinnovo della precedente “annotazione di ruralità”, qualora fosse stata apposta. Diversamente, ora per allora, si può provvedere (anche fruendo del ravvedimento operoso) alla eventuale dichiarazione dello stato attuale dell’immobile (sanando l’omissione) e, a ristrutturazione ultimata, procedere alla successiva variazione catastale.

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