L'esperto rispondeResponsabilità

LA CEDOLARE SECCA BLOCCA COMUNQUE L'IMPOSTA

La domanda

in caso di risoluzione anticipata di un contratto di locazione con cedolare secca, qualora non si comunichi la risoluzione entro 30 giorni, ci sono sanzioni da pagare? In quale misura? E in che modo?

Se, alla data della risoluzione anticipata del contratto di locazione, è in corso un'annualità per la quale è stata esercitata l'opzione per il regime della cedolare secca, non è dovuta imposta di registro. Infatti, la cedolare secca sostituisce, oltre all'Irpef e alle relative addizionali, anche le imposte di registro e di bollo dovute in relazione al contratto di locazione. La risoluzione va comunicata tramite modello Rli.Se si effettua l’adempimento entro un anno, si devono pagare interessi e sanzioni sull’importo di 67 euro, ma non l’imposta, in quanto non era dovuta. La sanzione ammonta al 3,75% di 67 euro, e gli interessi legali decorrono dopo il trentesimo giorno dalla risoluzione. Sugli interessi l’interpretazione degli uffici non è univoca. Secondo alcuni, non sono dovuti, in quanto l’imposta di registro non è stata (correttamente) versata. Alcuni uffici chiedono di versare con il modello F24 (codice tributo 8114) l’importo di 32,25 euro (un ottavo di 258 euro). Questa soluzione deriva dalla circolare 47/E/2012, il cui contenuto riguarda, però, una fattispecie diversa. Infatti, il documento di prassi fa riferimento all’istituto della remissione "in bonis", avente a oggetto la mancata comunicazione dell’opzione per la cedolare secca.

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